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Karine et Fabrice TREBOR
Ferme de Roccapina
FORMAGGIO DI FATTORIA DI PECORA BROCCIU AOP - SAFRAN - BED AND BREAKFAST
Apertura : Formaggio da dicembre a metà luglio. Zafferano e camere per gli ospiti tutto l'anno
I territori : Sartinesi Valincu Taravu
Le categorie : E inoltre…, Bed and breakfast, alloggi rurali e agriturismi, L’allevamento, i salumi e i formaggi
Produzioni agricole : I formaggi corsi, Agnello da latte e capretto, Il Brocciu
Vallée de l'Ortolo - RT40, route de Bonifacio
20100 Sartène
06 30 55 33 33 | 06 82 26 78 32
contact@fermederoccapina.fr | www.fermederoccapina.fr
È nel cuore della bella e generosa Valle dell'Ortolo che agli inizi degli anni 2000 Fabrice e Karine Trebor hanno deciso di iniziare una nuova vita. Nessuno dei due ha antenati dediti alla pastorizia, ma in tutti e due era forte il desiderio di scoperta di un universo professionale che sarebbe diventato, nel tempo, uno stile di vita a sé.
«Sono nato e cresciuto ad Ajaccio, figlio di assicuratori», spiega Fabrice. «Non si può quindi dire che l’ambiente abbia stimolato l'emergere di una vocazione agricola». Eppure il giovane cerca la sua strada e un pensiero comincia ad avanzare nella sua testa. «Avevamo un bel po’ di terreni a Bilia, vicino a Sartène, e abbiamo cominciato a allevare qualche pecora. Non conoscevamo il lavoro e le condizioni di lavoro erano davvero rudimentali», sottolinea il pastore. Decide quindi di perfezionare la sua formazione agricola ed è sui banchi dell'INRA di Corte che incontra una giovane studentessa ... Karine, avete indovinato! Avrebbero poi continuato assieme con l'acquisizione di terreni nell'Ortolo, la costruzione della loro azienda agricola e la diversificazione della loro attività.
Oggi, la giovane coppia condivide il tempo occupandosi del gregge, producendo brocciu e formaggio Sartinesi, gestendo il loro Bed and Breakfast e coltivando lo zafferano. Ce n’era abbastanza per occupare i loro giorni e soddisfare le loro aspettative. «Siamo felici di veder crescere i nostri figli in un ambiente così privilegiato», afferma Karine. Non si dice, dopotutto, che «la felicità è nel prato»?